Al Campionato dei valori "Abbiamo imparato a rispettarci"
Il Quotidiano del Sud - Ed. Cosenza

Tra i protagonisti la scuola elementare di Mendicino
Cappellini colorati in testa, grembiuli e fiocchi, argento vivo addosso, le bambine e i bambini della scuola elementare di Men- dicino hanno allegramente "occupato" ieri l'università di Arcavacata in occasione della conclusione della quarta edizione del "Campionato dei Valori", progetto del quale l'ateneo calabrese è partner.
Il Campionato è l'iniziativa promossa da Fondazione Merita, dalla Fondazione Muse Onlus Napoli e dal Centro di Ricerca sull'Indagine Filosofica, rivolta alle scuole primarie del Mezzogiorno e delle Isole, in un percorso educativo sui valori civili e sociali. Quest'anno, il progetto che ha anche il sostegno di Fondazione Cdp ha coinvolto 470 alunne e alunni delle scuole primarie del Mezzogiorno. L'anno scorso il numero è stato di 300. I dati raccontano di una crescita non indifferente del programma e spingono i promotori ad allargarne ulteriormente, il prossimo anno scolastico la platea.
«Che cosa abbiamo imparato? Abbiamo imparato a rispettarci, ad ascoltare fino in fondo gli altri, ad accettare le cose che dicono, anche se uno non è d'accordo». Angelo, terza elementare di Mendicino, racconta così il senso del Campionato. Angelo, e le sue compagne e i suoi compagni di scuola hanno scelto, come argomento di riflessione e lavoro, l'Inclusione Diritti e Uguaglianza.
E, nella singolare "lectio magistralis" risuona, citato con una certa disinvoltura, il nome di Voltaire e la frase attribuita al filosofo sul "non sono d'accordo con te ma darei la vita perché tu possa esprimere le tue idee".
Ad Arcavacata, ad ascoltarli, professori e studenti universitari, gli insegnanti che hanno guidato alunne e alunni nel percorso, mamme e papà. E poi c'è la sindaca di Mendicino, Imma Bucarelli, a segnalare il ruolo che il Campionato ha per il territorio. Presente anche il presidente Onrario di Merita, prof Claudio De Vincenti, già ministro per il Mezzogiorno.
Se bambine e bambini calabresi sono gli indiscussi protagonisti nell'Aula Caldora, protagonisti in video collegamento lo sono anche i loro "colleghi" delle altre regioni che hanno aderito al progetto: Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Ogni scuola, che sia in presenza o da remoto, racconta la propria esperienza, esibisce il proprio elaborato sull'argomento scelto: cartelloni, poesie, riscritture di brani musicali famosi.
C'è un minimo comun denominatore tra tutte le esperienze che vengono raccontate: il misurarsi su temi cruciali dell'oggi e del domani come pace e guerra, ambiente, parità, convivenza, uguaglianza e l'emozione di parlare in pubblico, agli adulti radunati in una sede importante un'università.
Quando arriva il momento conclusivo della giornata, quello della premiazione, nell'Aula Caldora è il caos, un caos allegro. Tocca alla sindaca di Mendicino Irma Bucarelli e a Maria Rosaria Brunetti (che, insieme a Maria Ludovica Agrò, hanno - come socie di Merita - coordinato l'iniziativa) consegnare alla dirigente scolastica di Mendicino Assunta Morrone il certificato di partecipazione e a tutte le alunne e a tutti gli alunni di Mendicino una medaglia, da Campioni e Campionesse di quei Valori che sono l'architrave della democrazia. Nicol, Francesco, Miriam... sono consapevoli di una cosa e la rivendicano con orgoglio: Noi siamo il futuro. Cittadine e cittadini di domani che si allenano a esserlo al meglio.
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