Energia, Fondazione Merita accende i fari sull'idrogeno
Martedì prossimo seminario a Bari con Pichetto Fratin, Imprese e Sindacati
Senza facile ottimismo e senza nascondere le criticità, ma anche con la consapevolezza dell’importanza del tema, Fondazione “Merita” dedica un secondo seminario all’idrogeno e al suo ruolo nel quadro della Transizione Energetica.
L’appuntamento è per martedì prossimo 14 novembre, dalle h. 10:00 alle h. 13:00, presso il Dipartimento di Economia e Finanza dell'Università di Bari “Aldo Moro”.
Ad aprire il dibattito, focalizzato su “Ostacoli ed opportunità per il Sud” che l’innovazione idrogeno può incontrare e rappresentare, sarà il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Con l’esponente del Governo si confronteranno: il Presidente di EniPower Francesco Giunti, l’Executive Director Decarbonization Unit di SNAM Piero Ercoli, il Presidente di UTILITALIA e Presidente di HerAmbiente Filippo Brandolini, la Responsabile Ingegneria e Realizzazione Investimenti ITALGAS Valeria Vignolo, il Presidente Onorario di Fondazione Merita Claudio De Vincenti.
Il filo conduttore del dibattito sarà rappresentato dal position paper sul tema messo a punto da Giuseppe Coco (Università di Bari e Socio Fondatore di Merita) che avrà anche il compito di illustrarlo.
Nutrita, inoltre, la presenza a Bari delle organizzazioni dei lavoratori che avranno modo di interloquire con Governo e imprese e che saranno rappresentate dai loro dirigenti: dal Segretario Confederale CGIL Pino Gesmundo al Segretario Generale CISL Puglia Antonio Castellucci, al Segretario Regionale UIL Puglia Andrea Toma.
Confindustria, infine, interverrà col Past President Delegato Tavolo Energia Giuseppe Marinò.
A coordinare la mattinata di lavoro, l’Editorialista del Corriere del Mezzogiorno Michele Cozzi.
Fondamentalmente, sono tre le ragioni che il position paper di Merita prende in considerazione per spiegare l’interesse a dibattere, oggettivamente, di idrogeno:
1) Il fatto che dei 24 progetti ammessi al finanziamento del PNRR (che rappresenta il grosso dei fondi a disposizione del comparto) la maggior parte riguardi il Sud
2) Il fatto che possa dare un contributo significativo alla decarbonizzazione, contributo cioè non sostitutivo rispetto ad altre tecnologie ma piuttosto complementare
3) Il fatto che sia segmento importante per una vera sicurezza energetica, visto che - nel lungo periodo - può determinare una sostanziale indipendenza dalle fonti fossili e, più in generale, dalla necessità di approvvigionamento di materiali di difficile reperimento in Europa
La riflessione della Fondazione si allarga poi al panorama europeo e qui - si legge nel position paper - non si può non registrare come la presenza italiana in materia di sviluppo della produzione e di uso dell’idrogeno sia ancora insufficiente. Eppure - si sottolinea - il suo impiego farebbe la differenza in ambiti quali l’industria, i trasporti, il riscaldamento domestico.
Quindi, per l’Italia - è la tesi del documento che aprirà la discussione - è “assolutamente necessario” attrezzarsi per partecipare, in condizioni di parità, alla strategia dell’Unione Europea in una partita che sta entrando nel vivo.
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Quanti sono interessati a seguire i lavori del seminario, possono farlo tramite il sito www.fondazionemerita.it e collegandosi ai canali social della Fondazione.
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